Liu XIAODONG [1963, Jincheng, Provincia di Liaoning - Cina] www.xiaodongstudio.com |
Anche se le cose sono cambiate, l'arte conserva ancora una memoria di ciò che è stata un tempo.
In principio il suo scopo era quello di avvicinare l'uomo al divino e mediante tecniche acquisite con pazienza e devozione, attraverso slanci straordinari, l'artista si spingeva quanto più possibile lontano dall'uomo, alla ricerca del soprannaturale. Le opere d'arte stordivano, lo stupivano, invitandolo alla condivisione di tali slanci, alla ricerca di ciò che ancora non c'era.
Ma poi, ecco arrivare la macchina, il surrogato, e la ricerca del confine delle possibilità umane cede il passo a quella del benessere. La ricerca spaventa, il soprannaturale spaventa, dio spaventa.
L'arte costa, quindi deve rendere. La mira dell'artista si sposta verso il basso. Ed ecco allora che l'arte non si fa più con gli slanci e tende sempre di più a rassicurare e ad assomigliare al suo potenziale utente: l'uomo che compra.
In principio il suo scopo era quello di avvicinare l'uomo al divino e mediante tecniche acquisite con pazienza e devozione, attraverso slanci straordinari, l'artista si spingeva quanto più possibile lontano dall'uomo, alla ricerca del soprannaturale. Le opere d'arte stordivano, lo stupivano, invitandolo alla condivisione di tali slanci, alla ricerca di ciò che ancora non c'era.
Ma poi, ecco arrivare la macchina, il surrogato, e la ricerca del confine delle possibilità umane cede il passo a quella del benessere. La ricerca spaventa, il soprannaturale spaventa, dio spaventa.
L'arte costa, quindi deve rendere. La mira dell'artista si sposta verso il basso. Ed ecco allora che l'arte non si fa più con gli slanci e tende sempre di più a rassicurare e ad assomigliare al suo potenziale utente: l'uomo che compra.
"Where to Exorcise the Mountain Spirits" (2008)
Work commissioned for the exhibition: "Fresh Ink: Ten Takes on Chinese Tradition"